«È un cattivo cuoco quello che non sa leccarsi le dita.» William Shakespeare

mercoledì 23 dicembre 2009

Un piccolo pensiero ... il CalendaRicettario 2010

In questo periodo i blog-calendari impazzano e la voglia di farne uno tutto mio, iera sera mi ha fatto stare davanti al computer per diverse ore.
Volevo a tutti i costi riuscire a finirlo prima di Natale, in modo da poterlo "regalare" a tutti i miei numerosissimi fans! ;o)

Non sarà perfetto, non sarà fatto a regola d'arte, ma vi giuro che dentro c'è tutto il cuore .... un piccolo pensiero per chi volesse avere un ricordo di GustosaMente che dura tutto il 2010.

il CalendaRicettario 2010

Clicca QUI per scaricare il PDF qualità video
(bassa risoluzione - circa 3,5 Mb)


Clicca QUI per scaricare il PDF qualità stampa
(alta risoluzione - circa 18 Mb)

~•~ ~•~ ~•~

GustosaMente si prende un po' di vacanza
e tornerà i primi giorni dell'anno ... aspettatemi!

Auguri di un Meraviglioso Natale
e di un 2010 Speciale!

venerdì 18 dicembre 2009

Quiche alla catalogna e Casera

Cosa fosse una quiche lo sapevo, che la quiche Lorraine fosse la più famosa anche, ma che ci fosse una variante chiamata quiche Alsacienne proprio no.
Praticamente ogni piccola aggiunta di ingrediente dà ad ogni quiche un nome diverso: ad esempio la Vosgienne vuole l'aggiunta di formaggio svizzero e quando si mette anche la cipolla diventa una Alsacienne.
Credo proprio che quest'ultima la assaggerò tra qualche giorno nel paese d'origine, se il tempo regge e non si mette a nevicare troppo.

Nell'attesa non ho resistito alla tentazione di provare a cucinarla io, ma anche questa volta ha preso il sopravvento la solita "contaminazione-italica" che non faccio quasi mai mancare nei miei esperimenti culinari.
Questa che ho preparato quindi potrei definirla una Quiche Alsac-Italien: l'uovo e la panna ci sono, e pure la cipolla, ma poi c'è un bel cespo di catalogna e come formaggio ho usato un Casera ... che ci posso fare? sono fatta così! ;o)

Quiche alla catalogna e Casera

INGREDIENTI:
300 gr di pasta briseé
500 gr di catalogna
200 gr di formaggio Casera DOP
1 grossa cipolla
2 uova
100 gr di panna fresca
una noce di burro
un pizzico di noce moscata
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Sbollentate in acqua salata la catalogna. Scolatela, tritatela grossolanamente con la mezzaluna e ripassatela in padella per qualche minuto con una noce di burro e la cipolla tagliata a fettine.
Battete le uova in una terrina insieme alla panna, aggiungendo un pizzico di sale, di pepe e di noce moscata.
Rivestite una tortiera con la pasta briseé, punzecchiate il fondo con una forchetta e ricopritelo con metà della catalogna.
Tagliate a piccoli dadini il formaggio casera e distribuitene metà sopra il primo strato di verdura. Versate metà del composto di uova e panna distribuendolo in modo uniforme.
Fate un altro strato di catalogna, aggiungete ancora i dadini di Casera e la rimanenza delle uova.
Cuocete in forno a 200°C per una trentina di minuti, finche il ripieno sia ben rappreso e la quiche diventi dorata in superficie.

Quiche alla catalogna e Casera

martedì 15 dicembre 2009

Garganelli con salmone, broccoli e ricotta

Una ricetta dal gusto raffinato e dai sapori delicati.
Si prepara velocemente e potrebbe essere una proposta "easy" per un primo piatto da Vigilia.


Garganelli con salmone, broccoli e ricotta

INGREDIENTI: per 4 persone
400 g pasta fresca all’uovo (io ho usato i Garganelli)
400 g di broccoli
200 g di filetto di salmone
100 gr di ricotta vaccina
una noce di burro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 scalogno
sale q.b.
pepe bianco q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate i broccoli e divideteli in cimette. In una padella fate fondere il burro, unite lo scalogno tritato e fate soffriggere dolcemente per un minuto. Unite i broccoli, regolate di sale e fate cuocere con coperchio per circa 10 minuti aggiungendo un po' d'acqua calda. A fine cottura aggiungete la ricotta precedentemente setacciata e mescolate.
Spezzettate il filetto di salmone, scaldate l'olio in un'altra padella e fate saltare a fiamma vivace il salmone per circa due minuti.
Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela al dente e versatela nella padella dei broccoli.
Fate saltare per un minuto unendo anche il salmone e, se dovesse servire, ancora un cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Servite ben caldo macinando a piacere un pizzico di pepe bianco.

Garganelli con salmone, broccoli e ricotta

venerdì 11 dicembre 2009

Christmas in Red

Trovo che il rosso regali un tocco magico ed elegante all'atmosfera del Natale perché sà di calore e di tradizione.
Sà essere anche molto chic, specialmente se viene abbinato a stoviglie bianche come la neve, creando così un forte ma armonioso contrasto.


Ed ecco quindi una mia proposta di tavola natalizia tutta sui toni del rosso e bianco. Spero che vi piaccia!


La tovaglia è candida e molto elegante. In posizione trasversale in modo da lasciare intravvedere ai lati la tovaglia sottostante, è stato poggiato un tulle rosso.
I piatti in porcellana bianca sono semplici e senza decori, i bicchieri invece sono più "ricchi", dallo stelo trasparente e dal calice rosso.

Christmas in Red

Un centrotavola è stato realizzato con una ghirlanda di rami decorata con perline trasparenti e rosso scuro, poggiata su un sottopiatto rosso.
All'interno del foro centrale della ghirlanda sono state messe delle palline per l'albero di natale, naturalmente tutte di colore rosso.


Christmas in Red

Come segnaposto una pallina, in questo caso a forma di stella o cuore, è stata poggiata al centro del piatto sopra il tovagliolo bianco.

Christmas in Red

Sul tavolo trovano anche spazio due eleganti portacandele in cristallo con candele bianche, un vassoietto sul quale è stato posizionato il panettone in attesa del tradizionale taglio a fine pasto e un portabottiglia in ferro battuto con lo spumante per il brindisi augurale.



Tantissime altre idee
per decorare e abbellire la tua tavola
le puoi trovare su
Apparecchiamo!!!

Apparecchiamo

lunedì 7 dicembre 2009

Tajadea Punch

Eccomi qui a cominciare con qualche proposta per un Natale speciale.... caldo e coccoloso come penso tutti voi vorreste che fosse.
E per iniziare parto dalla fine, cioè da un buon digestivo di colore rosso intenso, profumato e invitante che vi farà venire voglia di mangiare nuovamente tutto il pranzo di Natale ... vabbè forse è meglio non esagerare! ;o)


Tajadea Punch

Tajadea Punch


Dovete per prima cosa preparare un infuso con 400 ml di acqua bollente nella quale avrete messo 2 bustine di karkadè, un pezzetto di scorza d'arancia non trattata, 2 chiodi di garofano e uno spruzzo di succo di limone.
Nel frattempo scaldate separatamente 100 ml di liquore "Tajadea" (Tagliatella).
Prendete una capiente ciotola resistente al calore e filtrate l'infuso aggiungendo anche il liquore.
Mescolate e servite il punch caldo in piccoli bicchieri da digestivo, decorando con ciliegine al maraschino.

Se non amate i sapori piuttosto aspri vi consiglio di aggiungere nell'infusione anche un cucchiaio di zucchero, ma a me sinceramente è piaciuto così.


Tajadea Punch


Tagliatella (tajadea in veneto) è il nome di un liquore prodotto alla Distilleria Nardini di Bassano del Grappa, in Veneto.
Il suo curioso nome nasce dal fatto che è ottenuta dal "taglio" della grappa di vinaccia con un infuso alcolico di corteccia di china (Cinchona calisaya), succo di marasca, buccia di arancia, chiodi di garofano e zucchero.
La tagliatella è nata quasi per caso, mescolando i fondi degli sgocciolatoi delle giare della Grapperia Nardini che contenevano diversi tipi di liquore; inizialmente era dunque un modo di riutilizzare dei residui che non sarebbero stati commercializzabili, e veniva consumata dai carrettieri addetti al trasporto della grappa. Visto il gradimento, iniziò ad essere prodotta e la ricetta fu affinata migliorandone la qualità.
Apprezzata per il gusto particolare, che è insieme dolce e amaro, è bevuta sia come aperitivo che come digestivo. [fonte Wikipedia]

mercoledì 2 dicembre 2009

Riso rosso con purea di cavolo cappuccio e nocciole

Del fragrante e profumato riso rosso avevo già accennato in questa ricetta.
Trovo che questo riso sia mlto versatile; adattissimo come accompagnamento a piatti elaborati, ma anche ottimo mangiato da solo in purezza.
Merita di essere provato specie se siete amanti di riso e cereali; unica nota dolente secondo me è che purtroppo ha bisogno di una lunga cottura (circa 45/50 minuti).
Quindi, se non avete pazienza o avete poco tempo a disposizione, vi consiglio di prepararlo nella pentola a pressione risparmiando circa metà tempo.

Riso rosso con purea di cavolo cappuccio e nocciole

INGREDIENTI: per 4 persone
300 gr di riso rosso
500 gr di cavolo cappuccio
1/2 cipolla bianca
qualche bacca di ginepro
un dozzina di nocciole tostate
una noce di burro
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
2 cucchiai di salsa di soia scura
brodo vegetale q.b.
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate soffriggere nel burro la cipolla tritata.
Tagliate finemente il cavolo cappuccio e fatelo brasare con qualche bacca di ginepro.
Regolate di sale e aggiungete 2 mestoli di brodo caldo. Fate cuocere dolcemente con coperchio aggiungendo altro liquido se serve.
Cuocete per circa 30 minuti o comunque fino a quando il cavolo non è diventato molto morbido e ha assorbito bene il brodo.
A questo punto frullate il tutto aggiungendo anche le nocciole fino ad ottenere una purea.
Lessate il riso in acqua salata e scolatelo.
Fate scaldare in padella l'olio extravergine e fate saltare il riso, aggiungendo la salsa di soia e mescolando per sgranare bene i chicchi.
Dividete il riso nei piatti e distribuitevi sopra qualche cucchiaiata di purea di cavolo.
Volendo potete arricchire il piatto con un'insalatina di cavolo cappuccio crudo condita con poco olio e un pizzico di sale e qualche nocciola.

sabato 28 novembre 2009

Maltagliati ceci e vongole

Ispirata da questa foto di Sabrina, quasi due anni dopo avere visto questo piatto, finalmente li ho fatti anch'io!
Ceci e vongole ... un connubio perfetto di sapori che si sposano con una pasta all'uovo fatta in casa. In questa ricetta c'è tutto il sapore rustico della campagna e c'è anche il profumo del mare.
Ho dato una nota fresca al piatto aggiungendo della scorza di limone di Sorrento.

Maltagliati ceci e vongole

INGREDIENTI per 2 persone

per la pasta
150 di farina (100 gr di 00 e 50 gr di semola rimacinata)
1 uovo
1 cucchiaio di olio extravergine
un pizzico di sale
acqua q.b

per il condimento
350 gr di vongole veraci
100 gr di ceci già lessati
1 limone di Sorrento (non trattato)
un ciuffo di prezzemolo
4 pomodorini secchi
3 cucchiai di olio extravergine
1 spicchio d'aglio
pepe nero

PREPARAZIONE:

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia e rompetevi al centro l'uovo, aggiuntete l'olio e pochissimo sale. Iniziate ad impastare e, se l'impasto risulta troppo asciutto, aggiungete pochissima acqua tiepida poco alla volta.
Lavorate bene l'impasto fino ad ottenere una massa morbida e liscia. Copritela con un panno umido e lasciatela riposare per 15 minuti.
Stendetela quindi non troppo sottilmente con il mattarello di legno, in modo che la pasta risulti più ruvida, in questo modo si legherà meglio al condimento. Fate asciugare ancora per 10 minuti la sfoglia prima di tagliarla.
Tagliate la sfoglia a pezzi irregolari non molto grandi, utilizzando un coltello ben affilato o una rotella tagliapasta liscia.
In un tegame, nel quale avrete messo qualche cucchiaio di olio e uno spicchio d'aglio schiacciato, mettete le vongole. Coprite con coperchio e a fiamma vivace fate aprire i molluschi (basteranno 2 minuti).
Unite i ceci, i pomodorini secchi tagliati a listarelli sottili, la scorza grattugiata di mezzo limone (senza la parte bianca che è amara) e abbondante prezzemolo tritato. Non aggiungete sale, le vongole e i pomodorini secchi sono già saporiti di loro.
Spegnete il sugo che non deve cuocere troppo altrimenti le vongole diventano dure e gommose.
Cuocete i maltagliati in abbondante acqua non molto salata e scolateli al dente. Uniteli nella padella del condimento e fateli saltare per due minuti a fuoco vivace in modo da insaporirli e mantecarli con il sugo.
Servite con pepe nero macinato al momento.

Maltagliati ceci e vongole

martedì 24 novembre 2009

November Porc ... e un po' di nebbia c'era!

beh nebbia ... diciamo più una foschia mattutina...
Una volta imboccata l'autostrada che da Brescia porta a Cremona, spingendosi in giù nella "bassa", ci siamo ritrovati avvolti nel grigio autunnale tipico di quelle zone.
Ma la nebbia è proprio il "sottotitolo" di questa manifestazione, è d'obbligo, è quasi una tradizione.

L'invito a trascorrere questa giornata all'insegna del "gusto" è arrivato da LEI, amica sincera, schietta, gioiosa, giocosa e soprattutto golosa come me. (P.S. Cla, ti voglio bene!)

Zibello ci ha accolto con mille profumi e gusti ... ad ogni angolo un graditissimo assaggio, a ogni bancarella una doverosa sosta, e i nostri occhi luccicanti e curiosi, come di piccole bambine, si sono riempiti di tutte quelle bontà, così come le nostre pance! ;o)

La giornata è trascorsa veloce come non mai, tra risate, chiacchere e qualche bicchiere di vino. Cosa volere di più? solo un' altra occasione per rincontrarci ... e poi un'altra ancora ......



Ed ora qualche immagine!


NOVEMBER PORC
Speriamo ci sia la Nebbia!
Zibello (PR) - 22.11.09

salsicce!

profumi d'estate

si scioglie in bocca.....

sua maestà il Culatello

prodotti Toscani

la porsea!!!

il Salame Strolghino più lungo del mondo

Strolghino ... fritto e mangiato!


Sito ufficiale della manifestazione:
www.novemberporc.it

giovedì 19 novembre 2009

Arrosto di lonza alle verdure

In questi giorni purtroppo non sono stata molto bene di stomaco e quindi il cibo non è stato proprio il mio migliore amico! ;o)
Per postare qualcosa sul blog, si può dire che quindi "vivo di rendita" di qualche ricetta preparata nelle scorse settimane.
Non ho da proporvi niente di sconvolgente o alternativo, ma avevo in serbo questa ricettina semplice e gustosa. Un arrosto da preparare in modo classico, ma contornato da tante saporite verdure che creano, cuocendo insieme alla carne, un sughetto profumato e delizioso.
Spero che nei prossimi giorni la mia voglia di "mettermi ai fornelli" torni più che mai, per potervi stupire con qualcosa di nuovo. Baci a tutti!!!

Arrosto di lonza alle verdure

INGREDIENTI: per 5-6 persone
850 gr di lonza di maiale
350 gr di carote
200 gr di sedano
2 cipolle rosse
4 rametti di rosmarino
10 foglie di salvia
una noce di burro
4 cucchiai di olio
1/2 bicchiere di vino bianco
abbondante brodo di carne
sale grosso e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
In un mixer riunite un pizzico di sale grosso, qualche grano di pepe nero, le foglioline di 2 rametti di rosmarino e 5 foglie di salvia. Tritate finemente e usate questo trito aromatico per massaggiare la lonza su tutti i lati.
In una pentola fate sciogliere il burro con l'olio, aggiungete l'arrosto e fatelo sigillare uniformemente, anche alle estremità, mettendo l'arrosto in posizione verticale.
Quando l'arrosto è diventato di un bel colore dorato aggiungete tutte le verdure tagliate a pezzi abbastanza grossolani e ancora un trito aromatico di rosmarino e salvia.
Sfumate quindi con il vino bianco, fate evaporare e aggiungete quindi qualche mestolo di brodo.
Coprite e cuocete a fiamma bassa per circa 2 ore, girando l'arrosto ogni tanto e aggiungendo altro brodo man mano che il fondo di cottura di asciuga.
A cottura ultimata avvolgete l'arrosto in carta alluminio e lasciatelo riposare per 10-15 minuti.
Con un mixer ad immersione frullate leggermente le verdure rimaste nella pentola senza ridurle completamente in purea, dovete solo ispessire la salsa.
Tagliate quindi la lonza a fette abbastanza sottili e servitela con qualche cucchiaio del sugo di verdure.

Arrosto di lonza alle verdure

venerdì 13 novembre 2009

Pici, biete e briciole

Mi piace il nome di questo piatto, sembra quasi uno scioglilingua!
E vi assicuro che la lingua si scioglie davvero assaggiando una forchettata di questa fusione di sapori. Un primo di quelli espressi, da preparare con pochi ingredienti semplici, ma che sorprende nel gusto.
Ho trovato tra l'altro al discount questa pasta fresca di produzione toscana, davvero buona. Gli ingredienti in etichetta sono pochi pochi, e si sà che meno ingredienti ci sono sulla confezione, più, solitamente, si alza la qualità di un prodotto.
Insomma il consiglio è che se avete tempo da dedicare alla preparazione dei pici freschi, questa ricetta risulterà sicuramente ancora migliore!

Pici, biete e briciole

INGREDIENTI: per 2 persone
200 gr di pici freschi
300 gr di biete piccole e tenere
1 spicchio d'aglio
70 gr di mollica di pane toscano raffermo
2 cucchiai di pecorino toscano stagionato grattugiato
3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate lessare i pici al dente in abbondante acqua salata (10 minuti circa). A due minuti dalla fine della cottura unite le bietole pulite.
In una padella imbiondite lo spicchio d'aglio (intero o tritato) con l'olio. Aggiungete la mollica di pane ridotta in briciole e fatela dorare.
Scolate bene la pasta e versatela nella padella del condimento. Aggiungete il pecorino grattugiato e fate saltare il tutto per un minuto.

Pici, biete e briciole

martedì 10 novembre 2009

Cookaround ... tutta in un libro

libro Cookaround

libro Cookaround

libro Cookaround

libro Cookaround

libro Cookaround



Cookaround. La cucina degli italianiAlberto Castelvecchi Editore

288 pagine
800 fotografie a colori
oltre 100 ricette illustrate

prezzo di copertina € 25,00
Dal 5 novembre in libreria!



PS: 4 delle ricette sul libro sono di mia ideazione ... le troverete con il nickname Cipolla77
-
Insalata di moscardini in verde
- Paccheri rigati con crema al brie, pinoli e roselline di speck
- Risotto con cipolle rosse e Chianti, mantecato al taleggio
- Tranci di tonnetto con panatura ai pomodori secchi e capperi su letto di patate

venerdì 6 novembre 2009

Lasagne di spinaci con melanzane grigliate, salsiccia e formaggio bitto

Goduriose lasagne...
strati di ripieno che si fondono e sciolgono
connubio di sapori che sà di meraviglia

Vellutata balsamella, dolce e morbida
avvolge ogni boccone
e i gusti si incontrano ed accordano.

Intramontabili lasagne...
la casa ormai profuma
il forno scalda il vostro cuore...

.... e il mio!


Lasagne di spinaci con melanzane grigliate, salsiccia e formaggio bitto

INGREDIENTI: x 6 persone
2 melanzane lunghe
250 gr di salsiccia di maiale
200 gr di formaggio bitto
15 rettangoli di sfoglia fresca agli spinaci
1/2 cipolla bianca
50 gr di burro per la besciamella + un poco per la gratinatura
50 gr di farina 00
500 ml di latte
olio extravergine d'oliva
1 rametto di rosmarino
un goccio di vino bianco
noce moscata
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate le melanzane e tagliatele, dal lato corto, a fette sottili circa 5 mm.
Salatele leggermente e lasciatele spurgare per 10 minuti. Tamponatele con carta da cucina, scaldate una bistecchiera e grigliatele su entrambi i lati.
In una padella fate soffriggere un po' di cipolla bianca con 2 cucchiai di olio e un rametto di rosmarino. Aggiungete la salsiccia tagliata a piccoli pezzetti e fatela rosolare per 10 minuti. Sfumate con un goccio di vino e levate dal fuoco.
Preparate una besciamella in modo classico facendo il roux con circa 50 gr di farina e 50 di burro e aggiungendo circa 500 ml. di latte caldo. Fate cuocere fino ad addensare. Unite quindi un pizzico di sale e di noce moscata.
Togliete la crosta al formaggio e grattugiatelo con una grattugia a fori larghi.
Prendete una teglia abbastanza grande e sporcatene il fondo con qualche cucchiaio di besciamella.
Disponete le sfoglie di pasta (3 per strato), che avrete precedentemente lessato in acqua per circa 4-5 minuti, e incominciate a farcire la lasagna mettendo in ogni strato qualche fetta di melanzana grigliata, un po' di salsiccia, due cucchiai di formaggio bitto grattugiato e 4-5 cucchiai di besciamella.
Sovrapponete un secondo strato di pasta e continuate con il ripieno fino a chiudere l'ultimo strato solo con la pasta e la besciamella. Distribuite sulla superficie qualche fiocco di burro ed infornate a 200° per circa 20-25 minuti. Gli ultimi 5 minuti accendete il grill fino a doratura.


••••••••••••


In English please ...


INGREDIENTS: x 6 people
2 long eggplants
250 gramms pork sausage
200 gramms of Bitto cheese
15 rectangles of fresh pasta with spinach
1/2 white onion
50 gramms butter for the white sauce + a little to brown
50 gramms flour 00
half liter milk
extra virgin olive oil
1 sprig of rosemary
a dash of white wine
nutmeg
salt

PREPARATION:

Wash the eggplants and cut from the short side, into thin slices.
Salt the slices and let them bleed for 10 minutes. Dry with paper towels. Heat a griddle and grill the eggplant on both sides.
In a pan fry a bit of white onion with 2 tablespoons of oil and a sprig of rosemary. Add the sausage, cut into small pieces and cook for 10 minutes. Add the wine and remove from heat.
Prepare a bechamel sauce: make the roux with 50 grams of flour and butter and add warm milk. Cook until thicken. Add a pinch of salt and nutmeg.
Remove the rind to the cheese and grate it.
Take a baking dish large enough, put to the bottom few spoonfuls of béchamel.
Place the sheets of pasta (3 per layer), previously boiled in water for about 4-5 minutes, and start stuffing the lasagna. Put in each layer a few slices of grilled eggplant, a bit of sausage, two tablespoons of Bitto cheese and 4-5 tablespoons of bechamel.
Overlaying a second layer of dough with the filling and continue until you close the top layer only with the pasta . Distribute on the surface the remaining bechamel and a few flakes of butter. Bake at 200 ° C for about 20-25 minutes. The last 5 minutes turn on the grill until the surface is golden brown.

martedì 3 novembre 2009

Vellutata di spinaci e patate con Castelmagno D.O.P. e pomodorini secchi

Dal sito AltoPalato l'ispirazione per questa morbidissima vellutata di spinaci e patate che ho naturalmente modificato a mio piacimento.

Ho arricchito la ricetta con una crema di Castelmagno D.O.P. che mi affascina sempre per il suo sapore inconfondibile; forse io amando in particolar modo i formaggi a latte ovino e caprino, trovo che questo formaggio, che mischia tre tipologie di latte nella sua preparazione, sia straordinario. Con il suo profumo intenso e avvolgente mi cattura il palato e, in questa vellutata, affondando nella dolcezza e delicatezza della crema di spinaci e patate, mi ha sorpreso ad ogni cucchiaiata.

Il tocco finale per questa ricetta
è dato dal sapore sapido dei filetti di pomodori secchi e dalla nota croccante dei semi di sesamo tostati sparsi sopra la vellutata.


Castelmagno D.O.P. ... formaggio dalle origini leggendarie
E' tra i migliori prodotti caseari del Piemonte, un mito per gli estimatori, appartiene alla famiglia degli erborinati e prende il nome dal comune di Castelmagno, dove si produce da tempi antichissimi.
Le sue stesse origini sono avvolte nella leggenda, prima fra tutte quella legata al nome, che potrebbe derivargli dal santuario di San Magno, costruito in memoria di un soldato romano martirizzato sulle montagne circostanti, oppure dall'imperatore Carlo Magno, grande estimatore.
In realtà le prime forme vennero prodotte nel XII secolo, mentre una sentenza del 1277 stabilì che il marchese di Saluzzo ne ricevesse in pagamento di un canone annuale.
Sempre nel 1200 il possesso di alcune forme di Castelmagno fu pretesto per una guerra tra Cuneo e Saluzzo, guerra che durò - si racconta - trent'anni, uno per ogni forma di formaggio contesa. Cinque secoli più tardi un decreto di Vittorio Amedeo II di Savoia ordinerà "la regalità di rubbi nove di formaggio" e nell'Ottocento il Castelmagno comparirà nei menù dei più prestigiosi ristoranti d'Europa.
Le due grandi guerre con il conseguente spopolamento delle valli, ne misero in pericolo la produzione, che fortunatamente è ricresciuta negli ultimi decenni, fino a raggiungere la denominazione d'origine protetta nel 1996, sancendo il legame esclusivo del formaggio con i tre comuni di Castelmagno, Pradleves e Monterosso Grana, piccoli paesi della parte medio-alta della Valle Grana, in provincia di Cuneo.
Nasce dal latte vaccino di due mungiture successive, con piccole aggiunte di latte ovino e caprino. Al termine della lavorazione le forme vengono fatte maturare all'interno di grotte, dove alcuni praticano la foratura, come per il Gorgonzola, per favorire la diffusione delle muffe.
A quanto si dice, il gusto inconfondibile deriverebbe da una particolare erba ("evax" o "eves"), propria della zona di produzione.
Si presenta con una crosta liscia, paglierina, quando è giovane, rugosa, dura, marrone, quando è stagionato. La pasta è semidura, di colore bianco perlaceo, con la maturazione si screzia di venature blu - verdastre. Le forme hanno un diametro di 15-20 cm e pesano 2-7 kg.
[ fonte testo www.piemondo.it ]


Vellutata di spinaci e patate con Castelmagno morbido e pomodorini secchi

INGREDIENTI: per 4 persone
500 g di spinaci
300 g di patate
6 cipollotti (oppure 4 porri piccoli)
1 dl di olio d'oliva extravergine
1 cucchiaio di zucchero
3 cucchiai di vino bianco secco
10 pomodorini secchi sott'olio
200 gr. di Castelmagno D.O.P.
1/2 bicchiere di latte
sale e pepe

PREPARAZIONE:
Pulire gli spinaci e lavarli accuratamente; sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a pezzi.
Pulire i cipollotti, privandoli delle radici e della parte verde più dura, lavarli e tritarne 2 finemente; farli appassire in un tegame con un poco d'olio senza lasciarli colorire, aggiungere le patate e gli spinaci e rosolarli per qualche minuto. Versare il vino bianco e farlo evaporare; aggiungere 1,5 litri d'acqua, un pizzico di sale e pepe, lo zucchero e cuocere per circa 20 minuti; passare il composto al passaverdura (oppure frullarlo).
Fare sciogliere a bagnomaria il formaggio Castelmagno con il latte e tagliare a filettini i pomodori secchi.
Distribuire la vellutata di spinaci nei singoli piatti di portata, versare al centro due cucchiai di crema di Castelmagno e adagiarvi sopra i filetti di pomodori secchi e i semi di sesamo precedentemente tostati.



Partecipo con questa ricetta alla raccolta
"SEGNI PARTICOLARI: DOP"
ideata da Genny di Al cibo commestibile
in collaborazione con
La compagnia del cavatappi

mercoledì 28 ottobre 2009

Torta di mele ... del Cavoletto

Eh sì... quando non si ha voglia di mettersi ad inventare o sperimentare nuove ricette, ogni tanto è bello "sfogliare" altri blog e lasciarsi sedurre da stupende foto o racconti ammalianti.
Ed è proprio in una di queste occasioni che mi sono lasciata dolcemente incantare dalla straordinaria "Torta di mele vintage" de il Cavoletto di Bruxelles.

Provatela perchè è una vera delizia!!!

Torta di mele ... del Cavoletto

venerdì 23 ottobre 2009

Tubetti con sugo delicato di cipolla bianca e uova di lompo

Questo è uno di quegli esperimenti ben riusciti che meritano di essere archiviati.
Un sugo delicato ma dal sapore salino ben contrastato dalla dolcezza delle cipolle.
Certo, ad avere delle uove di pesce fresco sarebbe stato il massimo, di quelle che capita di trovare, e non è affatto facile, nella sacca delle femmine pescate nel periodo giusto, con uno stupendo sapore e profumo di mare.
Ma anche chi non fosse così fortunato può accontentarsi delle uova di lompo, non altrettanto speciali, ma adatte comunque a preparare questo condimento.
I più raffinati - o con il portafoglio a fisarmonica ;o) - potrebbero pensare di realizzarlo con il caviale!

Tubetti con sugo delicato di cipolla bianca e uova di lompo

INGREDIENTI: per 2 persone
180 gr di pasta tipo tubetti (o sedanini rigati)
2 cucchiai di uova di lompo
1/2 bicchiere di latte
1 grossa cipolla bianca
pepe bianco
un ciuffo di prezzemolo
una noce di burro
un goccio di rum
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Tritate grossolanamente la cipolla bianca e finemente il prezzemolo.
Fate sciogliere il burro in un tegame, aggiungete la cipolla e pochissimo sale. Tenete la fiamma molto bassa e fatela appassire dolcemente per circa 10 minuti. Aggiungete il rum e lasciate evaporare l'alcool.
Unite il latte e lasciate cuocere fino a quando il sugo si è addensato (altri 10 minuti circa).
Nel frattempo fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
Scolate la pasta e mantecatela nella padella del sugo, aggiungendo 1 cucchiaio di uova di lompo, un po' di pepe bianco a piacere e il prezzemolo tritato.
Servite nei piatti distribuendo sulle porzioni le restanti uova di pesce.

Nota: se vi dovesse capitare di preparare questo piatto con uova di pesce fresche, unitele quando aggiungete il latte, in modo da cuocerle insieme al sugo ... fidarsi del pesce fresco è bene ma non fidarsi è meglio. ;o)

Tubetti con sugo delicato di cipolla bianca e uova di lompo

Tubetti con sugo delicato di cipolla bianca e uova di lompo

giovedì 15 ottobre 2009

Rìs e lacc in rosa

Rìs e lacc in rosa

Il rìs e lacc (riso e latte) è una ricetta della tradizione lombardo-piemontese e quasi ogni provincia ha una sua variante.
Nel vercellese ad esempio la si arricchisce con del burro, nella provincia di Bergamo di prepara aggiungendo anche dei dadini di zucca.
Per me è semplicemente un ricordo di serate invernali dai nonni materni (della provincia di Varese), dove il piatto scaldacuore per eccellenza era questa minestra fatta con ingredienti semplicissimi, che creavano non un banale "brodino" ma una morbida crema dolce e saporita al tempo stesso.
Ho voluto modificare leggermente questo piatto, già favoloso di suo, aggiungendo un altro ingrediente. Ho messo solo un pezzetto di barbabietola precotta frullata che conferisce alla minestra un colore rosa tenue davvero simpatico ..... così la minestra è ancora più "coccolosa"

Rìs e lacc in rosa

INGREDIENTI: x 4 persone
200 gr. di riso
1 litro di latte
1⁄2 litro di acqua
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di barbabietola precotta ridotta in purea
sale q.b.
parmigiano

PREPARAZIONE:
Mettere il latte e l’acqua in una casseruola con poco sale.
Portare a ebollizione e aggiungere il riso. Far cuocere per 20 minuti, mescolando spesso.
A cottura ultimata, aggiungere lo zucchero, la purea di barbabietola e mescolare.
Servire tiepido spolverando a piacere con parmigiano grattugiato.

Rìs e lacc in rosa


Con questa ricetta partecipo a Pink! Un tocco di rosa in cucina
la carinissima raccolta di Meringhe alla panna

martedì 13 ottobre 2009

Arrotolato di tacchino al salame cotto e peperoni

Avete voglia di un bell'arrosto sugoso e saporito ma senza spendere un patrimonio in filetto o controfiletto?
Con la carne di tacchino, leggera e soprattutto economica, si può ottenere un buon risultato, ma spesso il nostro arrosto risulta un po' asciutto e fibroso.
Una soluzione per ovviare a questo inconveniente è farcire la carne con un ripieno in modo da mantenere l'umidità necessaria per far sì che l'arrosto risulti molto più succulento.
Ho pensato anche di cuocere il nostro arrotolato senza arrostirlo subito come si fà solitamente, ma di far precedere alla doratura una cottura a vapore.
Chiuso dentro carta forno l'arrosto mantiene tutti gli umori al suo interno e la carne resta sicuramente più morbida e umida.

Arrotolato di tacchino al salame cotto e peperoni

INGREDIENTI: per 6 porzioni
600 gr. di fesa di tacchino a fette
150 gr. di salame cotto
65 gr. di pancarrè
60 gr. di parmigiano
2 uova
1 peperone rosso
1 peperone giallo
8 foglie di catalogna
poco latte
1 noce di burro
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.

PREPARAZIONE:
Lavate i peperoni, tagliateli a falde eliminando bene i semi e i filamenti bianchi.
Prendete una teglia che possa andare nel microonde e adagiatevi le strisce di peperone, salatele leggermente, versate un filo di olio e pochissima acqua, non dovete nemmeno coprire tutto il fondo della teglia. Mettete nel microonde e cuocete i peperoni a 600W per circa 15 minuti.
Mettete nel robot da cucina il salame cotto con il parmigiano, l'uovo e il pancarrè precedentemente ammollato nel latte e strizzato. Aggiungete un pizzico di sale e pepe e frullate fino ad ottenere un impasto ben omogeneo.
Stendete le fette di fesa di tacchino su un foglio di carta forno sovrapponendole leggermente. Battetele con il pesta bistecche per assottigliarle.
Versate la farcia di salame cotto sulla fesa di tacchino spalmandola in modo uniforme e senza arrivare troppo vicino ai bordi. Molto probabilmente la farcia sarà abbondante, tenete da parte 2-3 cucchiai di composto che vi servirà dopo per il sugo dell'arrosto.
Distribuite sopra la farcia le strisce di peperone alternandole con foglie di catalogna alle quali avrete tolto la parte più dura dei gambi.
Arrotolate ben stretto aiutandovi sollevando il foglio di carta forno.
Richiudete le estremità a "caramella" e legate con spago da cucina proprio come fosse un arrosto.
Prendete una pesciera, riempitela per circa metà di acqua e portatela a bollore. Ponete l'arrosto sulla griglia della pesciera, chiudete con il coperchio, e fate cuocere a vapore per circa 30-40 minuti, girandolo sull'altro lato a metà cottura.
Prendete ora una pentola per arrosti e versate 2 cucchiai di olio e una noce di burro.
Togliete lo spago all'involucro e liberate l'arrosto dalla carta forno. Mettetelo in pentola e fatelo ben rosolare da tutti i lati, insaporendolo con poco sale e pepe.
Quando è ben dorato levatelo e unite nella pentola la farcia che vi era avanzata. Unite qualche cucchiaio di acqua calda e fate cuocere per circa 5-10 minuti fino ad ottenere un sugo della densità desiderata.
Tagliate l'arrosto e servitelo nappando le fette con qualche cucchiaio di sugo.


Arrotolato di tacchino al salame cotto e peperoni

lunedì 5 ottobre 2009

Moscardini alla genovese coi piselli

Moscardini alla genovese coi piselli
Questa è una di quelle ricette sempre deliziose.
Ho voluto fare una piccola modifica alla tradizionale ricetta dei moscardini alla genovese, che vorrebbe l'aggiunta dei funghi secchi durante la cottura.
Io ho eliminato questo ingrediente sostituendolo con i piselli, perché .... perché a noi piacciono così!
;o)

Per questo piatto non occorre essere grandi chef e la preparazione è molto semplice, basta saper scegliere dei bei moscardini freschi e possibilmente non troppo grandi, in modo che siano più teneri e si possa così diminuire il tempo di cottura.

Preparazione dei moscardini


INGREDIENTI: x 4 persone
750 gr. di moscardini
250 gr. di piselli (vanno bene anche quelli surgelati)
1/2 cipolla
2 spicchi di aglio
200 gr di salsa di pomodoro
1 peperoncino
un ciuffo di prezzemolo
2 rametti di rosmarino
1/2 bicchiere di vino bianco
olio extravergine d'oliva q.b.
sale q.b.

PREPARAZIONE:
Fate bollire in una pentola d'acqua leggermente salata i piselli, per circa 10 minuti.
Pulitre i moscardini, vuotate la parte della testa, togliete il becco e gli occhi, lavateli, asciugateli bene e tagliateli a listarelle.
In un tegame possibilmente di coccio, fate imbiondire la cipolla tritata in poco olio, aggiungete un trito di aglio, rosmarino, peperoncino e prezzemolo e, mescolando, fate insaporire per qualche secondo.
Unite i moscardini e fateli diventare rosati, aggiungete un goccio di vino bianco, fate sfumare e quindi unite la passata di pomodoro.
Coprite e fate cuocere per circa 10 minuti. Unite quindi i piselli e un mestolo della loro acqua di cottura se il sugo si dovesse ispessire troppo. Regolate di sale se serve, coprite e lasciate cuocere ancora 20 minuti.
Provate la cottura dei moscardini pungendoli con una forchetta, se entra facilmente e sono belli morbidi sono pronti, altrimenti lasciateli cuocere ancora un poco aggiungendo del liquido.
Io li ho serviti accompagnandoli con una polenta di mais.

Moscardini alla genovese coi piselli

Per la polenta:
un litro d'acqua
250 gr. di farina gialla bramata
sale q.b.

In un paiolo, far bollire l'acqua salata e aggiungere a pioggia la farina gialla. Fate cuocere a fuoco basso per almeno 45 minuti, continuando a rimestare con un cucchiaio di legno. La polenta è pronta quando inizia a staccarsi dalle pareti del paiolo.

sabato 3 ottobre 2009

Green Tea Time

Un pomeriggio da trascorrere in compagnia di qualche cara amica?
Cosa c'è di meglio che stare attorno ad un tavolo sorseggiando un tè e mangiando una fetta di torta?

Se decidiamo di bere il buonissimo e salutare tè verde, potremmo quindi pensare di ambientare tutto il nostro tavolo rendendo protagonista questo colore.
Aprite armadi e dispense e togliete tutti gli oggetti che hanno come nota dominante il colore verde: piattini, tovaglioli, tazze, cucchiaini... tutto gioca a creare un tono cromatico "green"!

Green Tea time

Per decorare ulteriormente la vostra tavola appoggiate qua è là qualche mela Granny Smith dal colore verde brillante e ornate i piattini da dessert con un fiocco come se fossero un pacchetto regalo.
Ecco, l'atmosfera è fatta ... Buon tea-time a tutti!!!

Green Tea time



Tantissime altre idee
per decorare e abbellire la tua tavola
le puoi trovare su
Apparecchiamo!!!

Apparecchiamo